domenica 16 settembre 2007

Andrea, Charlie & i regoli

15 settembre 2005

Da ieri sera abbiamo un piccolo ospite in casa. I miei genitori sono partiti per Lisbona con mio fratello e la mia nipotona (è alta ormai come me) e così ci hanno lasciato (pure a malincuore) il loro adorato cagnetto Charlie, uno yorkshire terrier vecchietto e malatino. Dopo cena la mia cara mamma (di cui ogni tanto sono visibili i commenti sul blog) non ha mancato di ammorbarmi, come sempre fa quando parte, con le sue ultime volontà e raccomandazioni, facendomi così venire pure il magone considerando il fatto che il 98% della mia famiglia si sarebbe trovato, l'indomani, sullo stesso aereo. Gran parte di queste ultime raccomandazioni riguardavano appunto Charlie.
Cominciamo dalla somministrazione delle medicine: un quarto di Diuren la mattina e uno la sera (ha problemi di reni) e una pasticchetta, sempre la sera, per il cuore. Dovete sapere che Charlie ha dei forti (e rumorosi) attacchi di tosse (tipo asma) dovuti a tutta una serie di disturbi cardiaci, per i quali non si può far nulla, solo aspettare che passino dal momento che comunque non sono pericolosi.
Ebbene, alle 4 di stamattina l'adorato cagnetto ha cominciato a tossire fortissimo. Io e Stefano ci siamo guardati e, amando gli animali, ci siamo detti che ospitarlo valeva bene un risveglio così traumatico. Alle 4.45 circa Andrea è venuto da noi per avvisarci che il cane aveva la tosse. Lo abbiamo ringraziato e invitato nel lettone. Alle 5 Charlie ha cominciato, oltre che a tossire, anche ad abbaiare discretamente. Ho chiuso marito e figlio in camera da letto e mi sono sistemata da Andrea, dopo aver un po' coccolato il cane che comunque non ha smesso né di uggiolare né tantomento di tossire. Alle 6.10 ho fatto il caffè e, mentre lo bevevo, impastavo un pezzo di sottiletta (come su indicazione della mia mammina) con il quarto di Diuren, (altrimenti non lo manda giù). A quel punto aveva fame: con i suoi problemi renali segue una dieta particolare con un mangime apposito che non gli piace per niente e dunque viene cibato con omogeneizzati di pesce. Stamattina trota. Riassumendo: profumo di caffè, aroma di sottiletta, lezzo di pesce. Mi viene ancora da vomitare, forse non riuscirò a pranzare.
Vi siete chiesti degli effetti del Diuren? Bene, alle 6.30 ho asciugato una chiazza enorme di pipì in mezzo al salotto, passato il disinfettante e fatto uscire Charlie sul terrazzo (dimenticavo di aggiungere che il suo soprannome è Pisciolo). Inutile portarlo a spasso perché non cammina più molto, purtroppo. Stefano ha avanzato l'ipotesi di sospendere il diuretico fino a domenica (quando lo riporterò a casetta sua), ma non è stato ritenuto fattibile dal momento che i miei hanno minacciato rappresaglie in caso di sua prematura scomparsa.
Che altro? Ah, sì: Charlie è ormai quasi completamente sordo e si può comunicare con lui solo tramite contatto fisico o a gesti. Il problema è che se lo chiami non alza la testa perché non ti sente e quindi devi metterti rasoterra (è piccolo), in modo tale che possa vederti, e toccarlo o gesticolare.
Ci fa tanta tenerezza questo vecchiettino che ospitiamo per qualche giorno, ricordando com'era vivace quando era più giovane. Adesso c'è il piacere di vedere la televisione con lui accoccolato vicino sul divano.

Come è noto, Andrea lunedì scorso ha iniziato la scuola. Mi sembra che vada tutto bene: a lui piace molto, le maestre sembrano simpatiche, è in classe con i suoi amici dell'asilo. Volevo rassicurare tutti sul fatto che la carta igienica (per il momento) a scuola ce n'è in abbondanza.
Dal momento che il nanetto fa il tempo pieno, non porta a casa lo zaino ogni giorno ma solo il venerdì. Questo vuol dire che da lunedì u.s. non ne posso ispezionare il contenuto (i genitori non possono andare nelle aule a soddisfare le proprie nevrosi personali). Considerando che l'anno scorso quando aprivo il suddetto zainetto a casa ci trovavo dentro di tutto (pezzi di merenda, succhi di frutta versati, cartacce et al.) non oso pensare a cosa ne uscirà domani pomeriggio quando finalmente riuscirò a metterci le mani. Stefano dice che si tratta di un falso problema: quando Andrea sentirà il tanfo della decomposizione uscire dallo zaino provvederà a decontaminarlo da solo. Ha ragione lui: bisogna responsabilizzarlo, altrimenti a cosa serve la scuola?
Già il primo giorno abbiamo avuto la lista dei materiali occorrenti. Molto parca in verità; quadernoni, matite, pennarelli vari... e poi i regoli. Che cosa sono? Quando avrete figli in prima elementare lo scoprirete, non vi voglio rovinare la sorpresa. Sappiate comunque che sono colorati, servono (presumo) a imparare l'aritmetica e che non tutte le cartolerie ne conoscono l'esistenza, solo quelle situate in prossimità delle scuole elementari (tranne quella davanti la scuola di Andrea).
Chi è interessato a scoprire cosa ho poi trovato dentro lo zainetto può inoltrare apposita richiesta, non prima però delle 17 di domani pomeriggio.

Nessun commento: