domenica 16 settembre 2007

Dopo Carosello a letto

15 aprile 2005

Non ricordo quando hanno smesso di mandare in onda Carosello, probabilmente non lo guardavo già più. Ricordo benissimo, invece, la frase dopo Carosello a letto, il che voleva dire, più o meno, alle nove. Erano gli ultimi minuti della giornata da consumare davanti alla televisione (una sola in casa, naturalmente), io e mio fratello mentre cascavamo dal sonno. Difficile dire oggi perché mi interessasse tanto guardare una pubblicità dopo l'altra: adesso non la guardo quasi mai e mentre passa in genere faccio zapping. Mi piaceva tanto Calimero, Susanna tutta panna (quella dei formaggini), Capitan Trinchetto, il gigante della Nutella. Dopo Carosello a letto, andavamo nella nostra stanza e, mentre ci addormentavamo, ascoltavamo i suoni rassicuranti che provenivano dal tinello, dove i grandi continuavano misteriosamente a stare svegli.
Carosello era la fine della giornata, una regola accettata da noi bambini come un limite che solo in casi particolari si poteva oltrepassare. Oggi noi genitori siamo svantaggiati: cosa possiamo considerare come limite oggettivo? Mi viene da sorridere: Andrea va a letto in genere anche prima delle nove, schiantato dalla stessa energia che mette nel fare le cose, ma se vuole può stare alzato anche dopo quell'ora (tanto dura comunque poco).
Un paio di anni fa il nanetto, indicando una vecchia televisione in bianco e nero, ci fece notare che era rotta perché non c'erano i colori. Gli ho raccontato che quando ero piccola come lui non facevano i cartoni a tutte le ore: c'era la TV dei più piccini alle quattro, la TV dei ragazzi alle cinque e le pubblicità animate di Carosello la sera prima di andare a dormire. Non c'era il videoregistratore e neanche il DVD. Ho sentito chiaramente il suo cervellino cigolare per immagazzinare queste incredibili nuove informazioni, poi mi ha chiesto: "ma come facevi?". Considerando che Andrea è un bimbo che guarda poco la TV perché preferisce giocare, mi sorprende capire che a fatica è riuscito a immaginare una giornata senza quell'attrezzo. Mi fa piacere però vedere che anche quando sta guardando il cartone del suo adorato yu-gi-oh, se gli dico "vieni a giocare?" schizza giù dal divano, spegne la tele e arriva di corsa.

Un saluto a tutti coloro che passeranno di qui, più tardi partiamo per il we e ci vediamo/sentiamo/leggiamo lunedì. Un grande programma: andiamo con una coppia di amici a Perugia e portiamo i nostri nanetti alla città dei ragazzi... meglio della TV, no?

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