lunedì 17 settembre 2007

Piccoli brividi lungo la schiena

6 maggio 2006

Avvertenza: per apprezzare questo post occorre leggere, se non lo avete già fatto, il precedente... altrimenti non si capisce un tubo.


Io sono Carmilla.
Ci siete cascati tutti, anche voi che leggete queste righe.
Ma chi
ve lo ha raccontato che i vampiri si trasformano in pipistrelli?
Che temono la luce del sole, il profumo dell'aglio?

Non avete visto Dracula, il film di Coppola?

Poveri illusi: io posso entrare nelle vostre case quando più lo desidero.

Come ho fatto con questi tre:
quella bassina con gli occhiali, quello biondino con gli occhi verdi, con il nanetto simpatico e rumoroso.
Vivo nella loro casa nella mia forma di gatta: non si sono resi conto di nulla,
nemmeno quando gli ho imposto, guardandoli fissi negli occhi, di chiamarmi così.
Ho letto i vostri commenti sul blog di quella bassina con gli occhiali, Rita, mi pare che si chiami.
Avete detto che sono bellissima e tenera, vi ringrazio
ma questo non vi metterà al sicuro dalla mia fame.
Solo un certo nns ha detto che somiglio un topo e con questo ha segnato la sua sorte:
sarà il primo che andrò a trovare, una notte di primavera.

La mattina aspetto che escano tutti e tre di casa, che vadano al lavoro e a scuola...
E allora riprendo il mio vero aspetto, il mio ormai da innumerevoli anni e
innumerevoli vite: quello di una fanciulla pallida e con i lunghi capelli che ricadono sulle spalle, Carmilla.
Mi aggiro per le stanze vuote, guardo, osservo con attenzione le loro cose e cerco di capire che tipi sono.
Forse non farò loro del male, anzi ne sono sicura, sazierò altrove la mia fame perenne:
sono carini con me, mi hanno scaldata, nutrita e coccolata.
So essere riconoscente, quando voglio.

Desidero vivere a lungo in questa casa, mi trovo bene qui.


E tra molti anni un giorno tornerò a essere una gattina appena nata...
Andrò al capolinea di un autobus e aspetterò ancora una volta un'altra vita.

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