domenica 16 settembre 2007

Questione di fortuna

5 luglio 2005

Alcuni dicono che sono una persona fortunata e forse è vero. Ho una bella famiglia, il mio lavoro mi dà ancora, dopo tanti anni, motivo di soddisfazione. Mi piace pormi nuovi obiettivi e cercare di raggiungerli. Mi diverto a fare le cose che faccio.
Forse è vero che, tutto sommato, ho avuto culo nella vita: penso di aver imbroccato molto spesso le svolte giuste al momento giusto. È stato un caso?
Continuo a pensare di no.
C'è tanto lavoro silenzioso dietro, costruito giorno per giorno cercando l'armonia tra la mia testa e la mia pancia. Tutto ciò che ho costruito non è spuntato fuori per caso: i fiori sul mio terrazzo fioriscono perché è nella loro natura farlo, ma sono io che li curo con attenzione e faccio in modo che non manchi loro nulla. A volte ho sbagliato e continuerò di certo a farlo, ogni tanto, ma ho sempre cercato di costruire qualcosa anche sugli errori che ho commesso.
La ruota gira e tesse i fili della vita come vuole, ma puoi ben decidere i colori e la trama del disegno: la ruota della fortuna invece va per conto suo e non sei tu a decidere dove farti portare.
Questione di fortuna: congiunzioni astrali favorevoli o meno. Io non ci credo. Preferisco pensare che sia possibile tenere il timone della propria vita: le cose non accadono solo per caso. E quando lo fanno possono essere metabolizzate e comprese. Penso che se conosci il disegno della tua vita puoi dare un senso anche a ciò che va storto e accettarlo per quello che è. Puoi prenderlo e collocarlo nella trama, in modo tale che comunque faccia parte di te e sia importante anche se non è quello che desideravi accadesse. C'è sempre un modo, sempre, per andare avanti.

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