domenica 16 settembre 2007

Vecchi casali

29 marzo 2005

Non mi ero mai resa conto per bene di quanti vecchi casali sia punteggiata la campagna umbra. Tanti anni fa i miei comprarono una casa rurale, di quelle di pietra, con un bel pezzo di terreno intorno, adesso coltivato a giardino e con amore e pazienza lo hanno pian piano restaurato. Tutti noi amiamo quella vecchia casa, dicono che nei secoli passati fosse un punto di dogana, e ci piace immaginare cosa può essere accaduto nelle grandi stanze che adesso abitiamo. Come il nostro ci sono tanti altri casali ristrutturati, alcuni per viverci, altri sono invece diventati agriturismi. È incredibile però il numero di queste vecchie case coloniche che sono invece andate in rovina.
Io le trovo piene di fascino: le osservo dalla strada passando in macchina oppure mi piace seguire le stradine sterrate che ci arrivano proprio vicino. La maggior parte ha le finestre e le porte sbarrate, altre invece hanno i vetri rotti e sporchi che lasciano intravedere gli interni bui e spesso completamente vuoti. In genere le erbacce e i rovi hanno invaso quelli che erano i cortili antistanti e magari anche le scale che portano agli ingressi. Ci abitano le lucertole che si spaventano quando ti avvicini, ci fanno il nido le vespe e magari ci trova rifugio qualche randagio che non ha di meglio dove andare.
Sono belle e mi scopro a pensare a come potrebbero diventare una volta rimesse a posto e arredate con cura. Fanno anche tristezza, però: immagino le persone che ci hanno vissuto, immagino i bambini che giocavano sullo spazzo davanti a questi vecchi casali. Immagino tutte le vite che sono trascorse tra quelle mura e in mezzo a quegli alberi: le speranze, i sogni, i drammi e i momenti felici di quelle persone che non vivranno mai più lì. Immagino tutte quelle storie ormai perdute, anche volendo sarebbe difficile ormai rimetterle insieme, e penso che sono simili a questa nebbiolina che sale dal terreno umido e di cui tra poco non rimarrà nulla. Penso che magari, tra tantissimi anni, anche il nostro casale diventerà così e la gente, passandoci davanti, si chiederà chissà chi ha vissuto qui?
Per gli appartamenti moderni in città è diverso, in qualche modo rimangono sempre vivi, qualcuno li abiterà più o meno sempre. I vecchi casali vuoti, invece, sono destinati a sparire, inghiottiti da un tempo che passa veloce e sgretola quello che non serve più, senza curarsi di serbarne il ricordo.

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