venerdì 1 luglio 2011

Parola d'ordine: licenziare solo le donne

A Inzago, comune del milanese, la ditta Ma-Vib (produzione di motori elettrici per impianti di condizionamento) ha deciso che a settembre, su 53 dipendenti, di cui una trentina operai, tredici saranno messi in mobilità, che detto con parole semplici vuol dire che saranno licenziati. A stare a casa, secondo il proprietario Ivaldo Colombo, saranno però solo le donne.
Secondo un comunicato della Fiom Milano: "l'illuminato gruppo dirigente aziendale per fronteggiare un calo produttivo ha deciso prima di mettere in cassa integrazione per brevi periodi (senza accordo sindacale) le operaie", e poi ieri, "di annunciare il licenziamento di 10-13 lavoratori scegliendoli rigorosamente di sesso femminile". La motivazione della selezione - riferisce ancora la Fiom - è davvero brillante: 'licenziamo le donne così possono stare a casa curare i bambini e poi, comunque, quello che portano a casa è il secondo stipendio?'". E se c'è qualcuna che ha dei figli ma non ha un marito che la mantiene… si arrangi, poteva pensarci prima.

1 commento:

Palin ha detto...

Prima licenziarono i precari, e io che non ero precario, non me ne interessai.
Poi licenziarono gli extracomunicari, e io non me ne interessai, perché non sono extracomunitario.
Poi licenziano le donne; e i colleghi maschi non scioperano, perché non sono donne.
E intanto Marchionne e la Cgil fanno pastetta, e la Fiom?
Non è un paese per deboli.