martedì 18 settembre 2007

Cinquanta lire di pizza bianca

10 novembre 2006

In questo periodo sono in vena di ricordi... tiriamone fuori un altro dal cappello: la pizza bianca del fornaio. Qui a Roma è una vera istituzione, si dice che i panettieri iniziarono a farla per verificare, con un impasto molto semplice e poco costoso, senza sprechi, il giusto calore dei forni, prima di metter dentro il pane lievitato. E questo la dice lunga sulle sue origini: di poche pretese, nata quasi per caso e per altri scopi. Capita, a chi è fortunato. La bianca del fornaio è diversa da quella che si vende nelle pizzerie a taglio: a Roma si fa non molto alta, scrocchierella ma qualche pezzetto più mollicoso qua e là, con poco olio e sale sopra. È buonissima. E da quello che vedo girando un po', si trova per lo più da noi: a Perugia, ad esempio, non la fanno. Il mio amico Maurizio, romano ma che vive ormai a Monza da parecchi anni, mi raccontava tempo fa che la pizza bianca doc lassù non la trova e che un suo rammarico è che non la può mettere per merenda nello zainetto di suo figlio all'asilo. Lo capisco: Andrea ne va pazzo e spesso a casa la usiamo a volte anche come pane.
Uno dei ricordi a cui sono più affezionata riguarda proprio la pizza. Quando andavo alle elementari mio nonno spesso la mattina mi accompagnava a scuola e appena usciti, girato l'angolo del nostro portone, c'era un fornaio (adesso c'è un negozio di delicatessen): cinquanta lire di pizza bianca, per favore, e via in tasca al cappotto in inverno e al grembiule in estate. Era tanta, a volte non riuscivo a finirla, ma era un appuntamento immancabile durante la ricreazione.
E c'è un altro ricordo che riguarda la pizza bianca, secondo me bellissimo, che non mi appartiene ma lo prendo in prestito per raccontarlo qui. Mia madre bambina, cinque anni o poco meno, per mano a mia nonna. Gli americani finalmente a Roma, da pochi giorni la città è stata liberata: sono tutti felici, i soldati regalano ai ragazzini le gomme da masticare, mai viste da queste parti, e cose buone da mangiare. Dopo tanti tanti mesi in cui non si trovava da mangiare era una festa, la farina era finita da un bel pezzo. Mamma bambina e nonna camminano sulla nostra strada tenendosi per mano e mio nonno va loro incontro, sorridendo contento e mostrando un pacchettino che tiene tra le mani: Hanno rifatto la pizza bianca!

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