lunedì 17 settembre 2007

Sottosopra

12 luglio 2006

Il tipo di cui posto la foto, secondo i miei personali canoni estetico-erotici-intellettuali, è ciò che definisco un grandissimo figo. Trattasi di Neil Gaiman: autore di fantasy moderno e fantascienza, sceneggiatore e a volte illustratore dei fumetti di The Sandman. Ha scritto romanzi notevoli, di suo ho appena finito di leggere Neverwhere, Nessundove: bellissimo.
Fantasy moderno: niente elfi e niente draghi, ma una città ben nota, Londra, e il regno dell'incredibile che si cela sotto di essa. Una città sotto la città, accessibile solo precipitando nelle fenditure delle strade e dei muri, un mondo che la maggior parte delle persone normali non riesce nemmeno a immaginare. Una città fatta di angeli e di assassini, di pallide fanciulle vestite di velluto nero, di Grandi Bestie e di labirinti, un riflesso distorto e da incubo del mondo-di-sopra.
Richard è un normalissimo giovane uomo d�affari che scopre l'esistenza parallela della Londra-di-Sotto: fuori dalla sua tranquilla e prevedibile vita entra suo malgrado in una dimensione che è nello stesso tempo familiare e bizzarra. Neverwhere racconta principalmente di porte: porte abbattute, scassinate, porte da aprire o da chiudere per sempre, porte da inventare, nascoste, da cercare. C'è perfino una ragazza, che risponde al misterioso nome di Porta, con un pericoloso compito da portare a termine. Nessuno della città di sopra riesce a vedere gli abitanti della città-di-sotto: una sorta di incantesimo li rende invisibili agli occhi della normalità.
Richard e Porta si muovono in uno scenario apocalittico ambientato per la maggior parte sottoterra, nella penombra o nell'oscurità, accompagnati da un corteo di personaggi inquietanti e allegorici, sudici e chiassosi, fino al compimento di un'impresa e di viaggio che ha dell'iniziatico. Richard infatti riuscirà a tornare alla sua vita noiosa nella Londra-di-Sopra, ma...

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