mercoledì 3 ottobre 2007

Non è mai troppo tardi

Mio padre morì quando avevo undici anni, il 14 marzo del 1977. Facevo la prima media e andavo a scuola dalle suore. Non è un post strappalacrime, quindi continuate pure a leggere. In realtà è un episodio, quello che sto per raccontare, che mi è tornato in mente a fasi alterne in tutti questi anni e ogni volta mi ha fatto venir su uno sbotto di rabbia. Ho deciso che è ora di tirarla fuori.
Orbene, tornai a scuola pochissimi giorni dopo il fatto, credo il 17 o il 18 marzo. Aula di disegno, la suora (non mi ricordo più come si chiamava) dice che siccome tra poco è la festa del papà si farà un disegno per poi regalarglielo. Siete senza parole? Bene, anche io lo ero.
Non so cosa disegnai, credo nulla... Ma oggi voglio dare voce alla domanda che mi scendeva dal cervello e mi saliva dal cuore fino alle labbra, una domanda che non ho mai posto, questa: Ma brutta stronza, è proprio necessario? Non si può avere rispetto per il proprio dolore?
Ecco fatto. Con appena trent'anni di ritardo ma gliel'ho detto.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Si rimane senza parole, già. Ma la suora (domanda sempliciotta) sapeva quello che ti era successo?


E' la prima volta che clicco il tuo blog, Rita. Davvero molto carino. Mi piace moltissimo l'immagine di testa col castello...

Ti linko sul mio :)



Marco, Coram, Capitano.

il Ratto dello spazio ha detto...

è con una certa sorpresa che ho letto il tuo commento,
sorpresa per il tuo nuovo blog
(su tiscali era morto)
a piattaforma,
mi hai fatto notare una cosa orrenda di myspace
ovvero l'obbligo di iscrizione per postare un commento,
così ho già abbandonato myspace,
contemporaneamente avevo aperto altri pensierinutili in altre piattaforme,
fra le quali blogger
che diventa blogspot
e che ho trovato più simpatica delle altre
così penso di utilizzare questa
e lasciar morire gli altri
pensierinutili...
cazzo:
quante parole per dire:
toh, guarda chi c'è!

Anonimo ha detto...

Capisci perché non sopporto quella categoria?